venerdì 28 marzo 2008

Una mail per parlarne

Una mail per parlarne

Ciao Michele,
rispondo con calma alla tua richiesta di saperne di più della giovane vita di mio figlio Matthieu.
Ci provo.
Matthieu è nato il 17/12/82 e avrebbe compiuto i suoi 23 anni a giorni.é Nato a Clichy ,vissuto a Paris fino ai 7 anni, poi 7 ai 22 anni a Firenze.
E' ritornato a Parigi, spinto dalla nuova malattia:una Leucemia m.acuta dopo un Linfoma di Hodgkin comparso 4 anni fa, nel 2001
E' ritornato per vivervi intensamente l' ultimo anno , per ritrovare il padre, per progettare un nuovo inizio...sapendo e dicendo che rischiava di morire a 22 anni.
E' morto il 10 luglio, a Parigi,unità intensiva di oncoematologia di Necker :è morto coraggiosamente, serenamente e cosciente, con gli occhi aperti e qualche lacrima che gli colava sul volto...i suoi occhi erano tornati ad essere del colore azzurro intensissimo che aveva da bambino..è morto portando pace fra me e suo padre(tantissima in quei giorni,un poco ora , nella distanza), genitori divorziati da anni e in tensione per qualunque decisione riguardante la sua malattia e l' educazione di sua sorella Chiara (19 anni ora)
Io e Line, la sua fidanzatina gli avevamo fatto compagnia, cantando per lui tutto il pomeriggio.. canzoni d' amore e di lutto..la ragazza è africana e intuitivamente mi aveva dato il segnale...poi io ero rimasta sola a cantargli , su un' aria di Line,"ti ho conosciuto bambino, ti ritrovo grande ed ora ti tengo la mano per dirti A-Dieu, per portarti a Dio"e mi sono accorta, timorosamente , che era il momento.
è scattato l' allarme ed ha aperto gli occhi...o forse è meglio dire ha aperto gli occhi e poi gli strumenti hanno dato l' allarme che il cuore rallentava..stava arrivando suo padre..il tempo di lavarsi le mani, entrare e congiungere le sue mani alle mie sopra la sua testa...
gli ho detto "Matthieu ecco, siamo qui come il primo giorno, quando sei nato, siamo qui con te..."il padre gli diceva altro, del suo "courage,del grand fils qu'il avait"......le infermiere, discretamente, mi hanno domandato se volevo spegnere il monitor...i medici non erano presenti.
Matthieu era giovane e grande , anche fisicamente;due metri di stazza che aumentavano la sua gentilezza e la sua presenza..

E' morto cosciente, la sera prima mi aveva detto "maman , je suis vivant !" e nella notte , a me e alle infermiere " Rélevez moi mon dossier, je suis réveillé", mentre entrava e usciva da un coma metabolico renale ed epatico, ultima tappa di una estrema malattia da rigetto.
Gli avevo letto parole di Lama Dugpa, storie Zen, scritti vari e poche cose di Lama Sogyal.
Avevo sdoganato la parola morte leggendogli le 101 storie Zen,ma avevo evitato accuratamente i testi di Lama Sogyal dove ne parlava direttamente....
ma Matthieu ne parlava, soprattutto con coloro che sentiva ancora impreparati alla sua morte:"Se mi dovesse succedere qualcosa , vorrei essere sepolto ad Andretta(il mio paese natio/Irpinia,con la tomba di famiglia e il nonno sepolto)."..alla ragazza .
"Se mi dovesse succedere qualcosa, vorrei che tu mandassi un bouquet di fiori a Line,la mia ragazza."Lo diceva alla donna del padre e intanto la preparava..
"non sai quanto piacere mi fa la tua presenza qui, papà",consolando il padre che finalmente gli era vicino, negli ultimi giorni.
per ricordarlo,nel tumulto sereno dei giorni successivi,ho aperto il piccolo testo di Lama Sogyal su "Riflessioni quotidiane..."ed ho scelto di utilizzarlo per MattHieu, a partire dalla frase "Essere un guerriero spirituale significa....."
Questo è Matthieu, un grande , mite, guerriero spirituale.
Questo è lui ai miei occhi di madre, ma l' aver incontrato quella riflessione di lama Sogyal, fissata proprio in quel giorno,mi conferma il mio sentire.
Preferisco fermarmi qui , Michele, non perchè il dolore mi impedisce di andare avanti, ma perchè tutto il resto è superfluo ,in questo momento.
Voglio continuare a vivere e a testimoniare, Questo è tutto.
Ciao, alla prossima Teresa Cella –Firenze











----- Original Message -----
From: Michele D'Alessio
To: Teresa Cella
Sent: Wednesday, November 16, 2005 10:58 PM
Subject: Re: ok

Cara Teresa

ti ringrazio della vicinanza che hai voluto dimostrarmi parlandomi del tuo così grave lutto per tuo figlio.
Vorrei saperne di più di questa evidentemente giovane vita che se ne è andata, se credi.

Spero di non aver influito invece negativamente sulle tue decisioni.
Certamente puoi comunque praticare quanto sei in grado di fare, ritiro o non ritiro, e sono certo che le porte di Rigpa e soprattutto del cuore del nostro maestro saranno sempre aperte per te.
Mentre ti auguro ogni successo nella tua meravigliosa attività di cura per gli altri, voglio dirti che resto a tua disposizione per qualsiasi domanda e chiarimento.
Spero che tu possa gradire di comunicare con me e con noi studenti italiani in ogni circostanza.
La posta elettronica a volte è un bellissimo strumento per conoscersi.

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